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Cosa è e Come si Sviluppa

Ernia discale cervicale

Ernia discale lombare

Artroprotesi Cervicale

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Che fare per l'ernia del disco ? Operare o non operare?

-ANCHE LE FISIOTERAPIE FANNO IL LORO EFFETTO
I ricercatori hanno confrontato i risultati nel tempo ottenuti con cure chirurgiche e non chirurgiche in pazienti che soffrivano di sciatica da ernia discale lombare.
Si è visto che dopo due anni dall'esordio della sciatica il numero di pazienti che stavano bene e quello di coloro che avevano presentato recidiva era uguale nei due gruppi rispettivamente chirurgico e di terapia conservativa. Soltanto, che nel gruppo della chirurgia il miglioramento era più rapido.
-LA SCIATICA SPESSO SE NE VA DA SE
I ricercatori hanno osservato che circa il il 70% delle sciatiche da ernia discale regrediscono entro 2 mesi con terapia conservativa (storia naturale dell'ernia discale). Per questo motivo le linee guida nazionali della società italiana di neurochirurgia unitamente a quelle del ministero alla salute, salvo alcune eccezioni, raccomandano di aspettare 45-60 giorni prima di procedere ad un intervento.
Tra le terapia esistenti, farmaci per via convenzionale, fisioterapie, manipolazioni, ecc quelle con una maggiore incisività si sono rivelate essere le infiltrazioni loco-regionali.
-I RISCHI DELLA CHIRURGIA NON SONO POCHI
Purtroppo la chirurgia dell'ernia discale lombare presenta, nonostante la benignità della patologia una incidenza elevata di insuccessi. Alcuni non sono vere complicanze, ma errori diagnostici, in quanto il dolore non era sostenuto dall'ernia ma da altre cause. Altri sono legati a danni a carico di radici, rivestimento durale, articolari, spazi discali, vasi prevertebrali intervenuti in seguito all'operazione. Altri ancora sono collegati con la recidiva dell'ernia nello stesso disco o in un altro disco.
-GLI INSUCCESSI - IL DOLORE PERSISTE O PEGGIO...
Lesioni chirurgiche
Lesione radicolare con paralisi dei movimenti del piede, addormentamento cutaneo, dolore neuropatico
Lesione della cauda con paraparesi, anestesia a sella, incontinenza urinarie e fecale, disfunzione sessuale
lacerazione durale con deliquorazione dalla ferita, pseudomeningocele
demolizione dell'articolare con instabilità
discite chimica o infettiva
fibrosi esagerata (cicatrice) degli spazi peridurali
lesione dei vasi venosi prevertebrali con morte, aneurisma Recidive della sciatica
recidiva erniaria
dolore neuropatico da cicatrice
instabilità segmentaria Persistenze del dolore
errata diagnosi
errato livello
lesione radicolare
-LE FORZATURE - QUANDO SI DEVE OPERARE
Sono poche le indicazioni all'intervento urgente e sono costituite dai deficit motori (urgenza relativa) e dalla sindrome della cauda equina (urgenza assoluta) .
-QUANDO LE INDICAZIONI SONO GIUSTE I RISULATI SONO MIGLIORI E MINORI LE COMPLICANZE

Indicazioni: sciatalgia da ernia discale corrispondente alla radice al lato sintomatici che non regredisce in modo soddisfacente dopo almeno 45-60giorni di terapia (tra cui le infiltrazioni loco-regionali)

 

Ernia lombare e sciatica - che fare? Farsi un'idea in 30 secondi:

Riportiamo volentieri la risposta del Prof. Confalonieri ad una giovane donna al nono mese di gravidanza affetta da sciatalgia ed ernia discale lombare, apparsa su "Salute" di Repubblica del 06.02.2003. Abbiamo preso spunto da questo articolo, che condividiamo, per darvi a colpo d'occhio una giusta visione del problema" ernia lombare". Se volete approfondire alcuni aspetti cliccate sulle parti di testo evidenziate e vi rimandiamo ad altri (nostri) elaborati sull'argomento:

 

Il problema dell'ernia del disco lombare non è di semplice soluzione, né generalizzabile. Ogni paziente è un caso a sé e noi dobbiamo sforzarci di curare le persone e non la patologia. Detto questo, che vale per tutti i problemi di salute, non solo per l'ernia, ci sono delle regole generali. L'ernia del disco è una malattia che si autoestingue, nel senso che tende, nel tempo, a "guarire", anche diminuendo di volume.Però il problema rimane, perchè il tempo non è certo breve e il dolore acuto. Non solo, l'ernia, in alcuni casi, può portare ad un danno neurologico importante degli arti inferiori.

Ed allora, cosa fare? Dipende dal tipo della patologia (protrusione, bulging disk, stenosi del canale, ernia espulsa, intraforaminale, ecc.), dal grado di sofferenza che crea, dall'attività del paziente, dalle patologie associate, ossee o di postura.In fase acuta la terapia medica con anti-infiammatori (Utilissima la somministrazione dei farmaci anti-infiammatori mediante infiltrazioni anestetiche loco-regionali medicate, che vengono mirate sulla lesione o le strutture nervose che da essi si propagano. La somministrazione è unica, o ripetuta dopo 14-20 giorni, e si può applicare con attenzione e limitazioni anche a pazienti diabetici e con ulcera peptica.Utili anche le fisioterapie.) , miorilassanti e, nei casi paralizzanti, cortisone, è il primo rimedio.

Dopodichè, svolte tutte le indagini del caso, con la conferma di un'ernia che preme sui tessuti nervosi, se il dolore persiste, associata a disturbi neurologici, l'intervento si impone. Magari, con le nuove tecniche meno invasive, ma sempre rivolto all'asportazione del tessuto erniato. Oggi, però, se ne operano sempre meno. Vuoi perchè, spesso, la risposta ai farmaci calma il dolore, vuoi per la diffidenza a farsi aprire la schiena per un intervento che, a volte, anche se ben eseguito, a distanza di tempo dà qualche problema di recidiva o disturbo nei livelli vicini. Pertanto, passata la fase acutissima, si mettono in campo diverse terapie che possono alleviare il dolore e aiutare la patologia a fare il suo corso. Ecco che, la terapia fisica, con trazioni lombari, massaggi, ginnastica specifica e stimolazioni elettriche, ancora oggi può avere il suo ruolo. Parimenti alla correzione dei difetti di postura, alla chiropratica (attenzione ai praticoni, magari non medici, che possono peggiorare il quadro sintomatologico), all'osteopatia e all'agopuntura. C'è una risposta individuale ad ogni tipo di terapia e, per questo, va ricercata la migliore. ...

 

 

la diagnosi è corretta? La prima impressione non è sempre la giusta diagnosi !!!

ernia discale lombare - operare o non operare ???

L'intervento consiste nella rimozione dell'ernia con liberazione delle strutture nervose. In caso di non indicazione all'intervento sono a disposizione altri efficaci metodi terapeutici per lenire il dolore.

Gli interventi variano secondo la sede dell'ernia. Si preferiscono quelli che, a parità di efficacia, sono meno invasivi utilizzando accessi al microscopio, endoscopici o percutanei. La scelta dell'intervento varia, comunque, secondo la sede dell'ernia, il grado di artrosi associato, la presenza di instabilità vertebrale, le caratteristiche del paziente.

vedi le considerazioni da fare prima di stabilire l'indicazione all'intervento

come evolve l'ernia discale con il passare del tempo (storia naturale dell'ernia discale)?Molte ernie, specie se estruse, vengono riassorbite, in parte o del tutto, dopo 6 mesi -1 anno. Altre persistono nel tempo. La presenza di ernia non deve accompagnarsi necessariamente a sciatalgia. Esistono molte ernie asintomatiche che non hanno mai dato disturbi. Una sciatica con il persistere dell'ernia, tuttavia, può recidvare a distanza di tempo dopo un periodo di completo benessere.

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L'informazione e' fornita soltanto per motivi di educazione sanitaria e non costituisce un servizio di consulenza medica. Persone non mediche dovranno rivedere, interpretare e applicare le infomazioni qui contenute con l'ausilio e la guida di personale professionale appropriato.