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SICILIA

Segue una serie di brevi escursioni giornaliere partendo da Palermo effettuabili in tutti i periodi dell'anno. Ho riportato l'itinerario percorso, i luoghi visitati ed eventualmente anche un ristorante accettabile da me sperimentato. Alla fine di ogni itinerario troverete i siti web che ho trovato in rete e che mi sono stati d'aiuto a farmi un idea del posto.

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PIAZZA ARMERINA

Siamo stati a vedere il Palio dei Normanni, che si svolge, ogni anno, il 13 e 14 agosto. Avendo solo un giorno a disposizione siamo andati a Piazza Armerina il 13 Agosto 2001. Nella parte storica della città, in cima alla montagna, si notava un gran movimento, specie di turisti. Verso le 17,30 in Piazza Duomo culmina il carosello dei gruppi in maschera con la consegna delle chiavi della città a Re Ruggero e il conferimento, da parte di questo, di titoli e baronie ai dignitari della città. Il giorno successivo si svolge il palio vero e proprio con la esibizione dei cavalieri dei diversi quartieri davanti a Re Ruggero, le truppe e i dignitari della città. Piazza Armerina merita, comunque una visita in qualsiasi periodo dell'anno per:

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Città storica;


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Villa del Casale: si tratta della abitazione di un facoltoso cittadino romano, che risale al III secolo d.C. e che si estende per una superficie di circa 3500mq. In parte coperta e ricostruita è di notevole interesse per i mosaici che rivestono i pavimenti di quasi tutte le stanze (tra cui scene di caccia e le donne "in bikini");


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Scavi dell'antica Morgantina:

antica città sicula e greca, sito archeologico nel comune di Aidone.

Itinerario:

Partendo da Palermo (viale della Regione Siciliana) si imbocca l'autostrada Palermo-Catania fino allo svincolo di Enna; passando sotto la città si punta verso Pergusa, dove ci si immette nella SS 117 bis fino a Piazza Amerina.

Ristorante:

Al Fogher, interessante e accogliente ristorante (guida dell'Espresso 15 punti, riferimento slow food), tel. 0935 684123, situato a 38 km a sud di Enna sulla SS 117 bis in Contrada Bellia 1, in corrispondenza dello svincolo, prima di giungere a Piazza Armerina (chiuso domenica sera e lunedì, orario: mezzogiorno e sera, ferie: variabili in estate)

Link di riferimento

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VALLE DELLO JATO

Il fiume Iato nasce nelle montagne attorno a Piana degli Albanesi e attraversa una profonda valle tra il Monte Signora (1131m) e il Monte Iato (852m), che ne prende il nome, per dirigersi poi verso Nord e sfociare nel Golfo Di Castellammare vicino Balestrate. La valle dello Iato è stata abitata da popolazioni sin dall'epoca preistorica (Grotta Mirabella con disegni rupestri). Sucessivi insediamenti si fanno risalire agli Elimi (IX-VIII sec. a. C.), ai quali seguirono i Greci, Cartaginesi, Romani, Arabi e Svevi, che la conferirono in proprietà alla Chiesa.

Le vicende della valle sono strettamente legate a quelle della città, Ietas, situata in cima all'omonimo monte, la cui distruzione avvenne nel 1200 ad opera delle truppe di Federico II. Del periodo successivo rimangono testimonianze legate all'atttività agricola della fertile valle ricca di acqua: mulini, una cartiera, neviere per la produzione e conservazione del ghiaccio, procure (caseggiati ove veniva ammassato il grano dovuto come dazio all'Arcivescovato).

Il sito archeologico del Monte Iato, ove sono stati condotti scavi dall'Università di Zurigo sin dagli anni'70, ricade nel territorio di S. Cipirrello. Gli scavi hanno messo alla luce strutture appartenenti a varie epoche storiche(orario di apertura: mattine dei giorni lavorativi): provenendo dall'ingresso principale incontriamo l'agorà e l'anfiteatro, poi il tempio di Afrodite e la casa a peristilio. Vicino alla chiesa madre di S. Cipirrelo si trova anche un piccolo museo archeologico con reperti del sito (apertura: tutti i giorni, mattina e pomeriggio)

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Itinerario:


Provenendo da Palermo (Viale della Regione Siciliana) abbiamo percorso la vecchia strada 624 che costeggia la Conca d'Oro passando per Altofonte, Giacalone e Portella Paglia. Qui si infila in uno stretto e profondo canalone dalle pareti scoscese e verdeggianti, il Vallone della Chiusa, per poi aprirsi in un ampia vallata. Si prosegue per S. Giuseppe Iato, comune che si continua impercettibilmenet in quello di S. Cipirrello (chi avesse fretta può prendere la strada a scorrimento veloce Palermo-Sciacca e uscire direttamente allo svincolo di S.Cipirrello). A Sud del paese si imbocca la strada per Corleone, circondando per circa un chilometro la base del Monte Iato, per poi svoltare a est prendendo la strada per S. Cristina. Dopo circa due km, oltrepassata la casa Dalia, sulla sinistra una strada si inerpica sul monte Iato fino ad una piazzola con parcheggio, dalla quale si può proseguire, con un servizio di pulmini a navetta o a piedi (circa 30'), fino al sito .

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Molto utile per visitare i diversi punti di interesse della valle è la cartina, qui sopra illustrata, con i percorsi storici e naturalistici in distribuzione all' Azienda autonoma provinciale per il Turismo di Palermo (Aeroporto Punta Raisi, Piazza Castelnuovo, Stazione Centrale) e la Pro Loco di S. Cipirrello.

Ristorante:


Casa Mia, cucina semplice di campagna (contrada Malvello, telefono 091 8463512, da S. Cipirrello SP 4 per Corleone fino al km 17 e poi svoltare a destra SP 4bis per Roccamena per circa 2 km)

Link di riferimento:

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ALIA E LE GROTTE DELLA GURFA

Ad alcuni km di distanza da Alia, centro agricolo della provincia di Palermo, si trovano le Grotte della Gurfa o meglio delle abitazioni rupestri scavate nell'arenaria. L'epoca in cui furono eseguiti i lavori, pare, risalga al periodo del rame (circa 5000 a.C.). Fino a pochi anni fa gli ambienti erano utilizzati ancora dai contadini della zona come depositi. Le abitazioni trogloditiche si articolano su due piani che comunicano tra di loro per mezzo di aperture. Quello superiore è raggiungibile solo dall'esterno, attraverso una scala, e presenta un sistema di raccolta delle acque piovane.

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Itinerario:


Provenendo da Palermo (viale della Regione Siciliana) abbiamo percorso l'autostada in direzione di Messina fino al bivio di Villabate e imboccato la strada a scorrimento veloce per Agrigento fino al bivio Manganaro. Da qui abbiamo proseguito in direzione Catania, lungo la vecchia SS 121, oltrepassando Roccapalumba e la stazione Roccapalumba-Alia e la stessa Alia. Dopo circa 4 km dal paese, al km 184, una trazzera sulla sinistra porta, dopo alcuni km, ad uno spiazzale, ove lasciare l'auto e da dove proseguire a piedi per pochi metri fino all'ingresso del complesso trogloditico.

Ristorante:


Agriturismo Fontana Murata, cucina semplice di campagna, telefono 0921 542080 (contrada Fontana Murata, proseguendo da Alia in direzione Catania, dopo circa 6 km, in corrispondenza del bivio stazione di Valledolmo, svoltare a sinistra seguendo la segnaletica).

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HIMERA

Poco distante da Termini Imerese, la dove il vallone del fiume Himera incontra la pianura costiera di Buonfornello, si trovano gli scavi di Himera. La città fu fondata nel 680 a.C. da coloni Greci calcidesi. Nel 480 a.C. attorno alla città fu combattuta e vinta una battaglia contro i Carteginesi, che ebbe grande eco in Grecia e fu paragonata a quella di Salamina. Alla fine, tuttavia, la città venne distrutta dai Cartaginesi.

La parte del sito esposta al pubblico è costituita dal'antiquarium e dagli scavi di Himera alta, sul fianco della collina ai bordi della vallata del fiume, e dal tempio dorico ai piedi della stessa collina.

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La visita dell'Antiquarium inizia con una sala didattica, cui seguono quelle dei reperti dei templi, degli isolati abitativi, delle necropoli e di una antica nave affondata sulla costa. Con lo stesso biglietto si accede anche al tempio dorico.

Itinerario:


La visita dell'Antiquarium inizia con una sala didattica, cui seguono quelle dei reperti dei templi, degli isolati abitativi, delle necropoli e di una antica nave affondata sulla costa. Con lo stesso biglietto si accede anche al tempio dorico.

Ristorante:


Abbiamo scelto il ristorante "Tana della Volpe" a S. Ambrogio (Tel. 0921 999164), piccola località 4 km dopo Cefalù, sul fianco della montagna, con splendida vista sul Golfo di Cefalù. Cucina di buon livello al costo di circa €25 (bevande escluse). Dal sito di Himera si impiegano circa 20 minuti proseguendo via autostrada (A20) fino a Cefalù.

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Nota bene

Le valutazioni qualitative espresse su luoghi, alberghi, siti e musei, ecc. sono quelle mie personali riflettono quello che ho sperimentato in occasione della mia visita. Alcuni dati riportati in queste pagine sono stati rilevati "sul campo", altri sono stati raccolti in diverse fonti (internet, guide, ecc). Ho cercato di indicare sempre la fonte, anche se commerciale, al solo fine documentativo. I dati raccolti non hanno la pretesa di essere completi ed esaustivi, ma riflettono quanto trovato nella fase di preparazione e durante la realizzazione del viaggio.La citazione di nomi commerciali è a titolo meramente documentativo dei servizi che ho utilizzato. Se non sono state riportate attività commerciali pertinenti all'oggetto di questa rubrica, ciò dipende esclusivamente dal fatto che non le ho trovate, in rete o nella mia città, nè utilizzate. In ogni caso non intende fare pubblicità a nessuno.Anche, se ho cercato di essere quanto più preciso fosse possibile, non mi assumo, comunque, alcuna responsabilità sulla correttezza e attendibilità di qualsivoglia informazione fornita su questo sito nè di alcuna conseguenza diretta o indiretta del suo utilizzo.Sono ben lieto di ricevere commenti o altri dati al fine di integrare le informazioni riportate in questo sito.