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Danno da ernia discale alle strutture nervose(sofferenza neurogena - denervazione - deficit motorio - sindrome della cauda)

Il danno può manifestarsi con diversi gradi di gravità in base alla sede in cui si trova l'ernia.

Le ernie mediane non voluminose, generalmente, sono innocue. Da un canto non causano dolori irradiati agli arti inferiori perche sono posizionate lontano dalle radici nervose, da un altro canto la compressione sul sacco durale non determina disturbi perchè, a canale spinale sufficientemente ampio, le radicole contenute nel sacco durale non arrivano ad essere compresse.

Tuttavia, se le ernie mediane sono molto grandi e/o se il canale è già stretto di per se (specie se l'ernia si forma in corrisondenza del disco di L1/2, L2/3 o L3/4, ove il sacco durale è più stipato di radicole) si può avere una importante compressione degli elementi nervosi e si possono determinare paralisi agli arti inferiori (a carico dei muscoli che comandano i movimenti della gamba e dei piedi) associati a disturbi della sensibilità(ai piedi, all'interno delle gambe, delle cosce e delle regioni perineali) nonchè a disturbi della minzione e defecazione (Sindrome della cauda equina).

Le ernie laterali determinano abitualmente dolore irradiato all'arto inferiore dello stesso lato.Talvolta, se la compressione è importante, si può determinare un deficit motorio e/o sensitivo radicolare, che varia secondo i muscoli ai quali è diretta quella radice e ai territori cutanei che ad essa afferiscono. I deficit motori più eglatanti sono la paralisi dei movimenti di flessione in alto del piede e dell'alluce (radice L5) o di flessione plantare del piede e delle dita (radice S1). Il deficit sensitivo si manifesta come formicolii o ridotta sensibilità alla faccia dorsale (L5) o plantare (S1) del piede o, caratteristicamente, con l'improvvisa cessazione del dolore sciatico.L'esame clinico non è abbastanza sensibile ad accertare forme minori di paralisi delle radici nervose perchè avvengono dei meccanismi di compenso. L'esame elettromiografico ci indica il grado di sofferenza dei muscoli innervati da determinate radici nervose (lieve, modearata, discreta, severa) e la presenza di denervazione (ossia di danno alle fibre nervose).

 

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la diagnosi è corretta? La prima impressione non è sempre la giusta diagnosi !!!

ernia discale lombare - operare o non operare ???

L'intervento consiste nella rimozione dell'ernia con liberazione delle strutture nervose. In caso di non indicazione all'intervento sono a disposizione altri efficaci metodi terapeutici per lenire il dolore.

Gli interventi variano secondo la sede dell'ernia. Si preferiscono quelli che, a parità di efficacia, sono meno invasivi utilizzando accessi al microscopio, endoscopici o percutanei. La scelta dell'intervento varia, comunque, secondo la sede dell'ernia, il grado di artrosi associato, la presenza di instabilità vertebrale, le caratteristiche del paziente.

vedi le considerazioni da fare prima di stabilire l'indicazione all'intervento

come evolve l'ernia discale con il passare del tempo (storia naturale dell'ernia discale)?Molte ernie, specie se estruse, vengono riassorbite, in parte o del tutto, dopo 6 mesi -1 anno. Altre persistono nel tempo. La presenza di ernia non deve accompagnarsi necessariamente a sciatalgia. Esistono molte ernie asintomatiche che non hanno mai dato disturbi. Una sciatica con il persistere dell'ernia, tuttavia, può recidvare a distanza di tempo dopo un periodo di completo benessere.





L'informazione e' fornita soltanto per motivi di educazione sanitaria e non costituisce un servizio di consulenza medica. Persone non mediche dovranno rivedere, interpretare e applicare le infomazioni qui contenute con l'ausilio e la guida di personale professionale appropriato.