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Stabilizzazione dinamica

Si tratta di interventi chirurgici che correggono l'eccessiva e anomala mobilità tra due vertebre conservando la normale escursione tra le stesse. Si contrappone agli interventi di stabilizzazione mediante fusione, che legano irreversibilmente due vertebre adiacenti, abolendo qualsiasi movimento tra di esse.La stabilizzazione dinamica è indicata nelle "microinstabilità", ossie quelle condizioni di sollecitazione delle articolazioni apofisarie al di là del loro normale ambito di movimento, che si realizzano tra due vertebre adiacenti in seguito alla riduzione in altezza del disco intervertebrale.Tali condizioni causano sindromi dolorose a carico della schiena. La diagnosi si basa sulle

  • radiografie standard
  • radiografie dinamiche
  • risonanza magnetica nucleare
  • blocchi antalgici
  • discografia evocativa
Tra i dispositivi chirurgici, che ristabiliscono la distanza tra le vertebre e ne limitano i movimenti, annoveriamo:
  • distanziatori posteriori
    • spaziatore interspinoso (tipo DIAM ecc.)
    • spaziatore interpeduncolare (Dynesis, Cosmic ecc.)
    • barre elastiche
  • distanziatori anteriori
    • protesi di nucleo

  • protesi discale

Alcuni di questi dispositivi sono ancora in fase di sperimentazione. Le indicazioni e controindicazioni sono ancora in fase di studio così come i risultati a distanza di tempo, sia per quanto riguarda gli effetti collaterali che quelli terapeutici. Dalle ricerche cliniche in corso ci si aspetta risultati migliori di quelli della storia naturale della malattia.

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la diagnosi è corretta? La prima impressione non è sempre la giusta diagnosi !!!

ernia discale lombare - operare o non operare ???

L'intervento consiste nella rimozione dell'ernia con liberazione delle strutture nervose. In caso di non indicazione all'intervento sono a disposizione altri efficaci metodi terapeutici per lenire il dolore.

Gli interventi variano secondo la sede dell'ernia. Si preferiscono quelli che, a parità di efficacia, sono meno invasivi utilizzando accessi al microscopio, endoscopici o percutanei. La scelta dell'intervento varia, comunque, secondo la sede dell'ernia, il grado di artrosi associato, la presenza di instabilità vertebrale, le caratteristiche del paziente.

vedi le considerazioni da fare prima di stabilire l'indicazione all'intervento

come evolve l'ernia discale con il passare del tempo (storia naturale dell'ernia discale)?Molte ernie, specie se estruse, vengono riassorbite, in parte o del tutto, dopo 6 mesi -1 anno. Altre persistono nel tempo. La presenza di ernia non deve accompagnarsi necessariamente a sciatalgia. Esistono molte ernie asintomatiche che non hanno mai dato disturbi. Una sciatica con il persistere dell'ernia, tuttavia, può recidvare a distanza di tempo dopo un periodo di completo benessere.





L'informazione e' fornita soltanto per motivi di educazione sanitaria e non costituisce un servizio di consulenza medica. Persone non mediche dovranno rivedere, interpretare e applicare le infomazioni qui contenute con l'ausilio e la guida di personale professionale appropriato.